
ORIGGIO DEMOCRATICA
lunedì 23 dicembre 2019
RACCOLTA FIRME per RACCOLTA DOMICILIARE FRAZIONE VEGETALE.
Origgio Democratica ringrazia
tutti coloro che hanno aderito alla nostra iniziativa: “RACCOLTA FIRME per RACCOLTA DOMICILIARE FRAZIONE VEGETALE”
Infatti
grazie alle Vostre numerosissime firme, l'Amministrazione comunale è tornata
sui suoi passi, rimettendo in discussione le modalità della raccolta della
frazione vegetale.
Una volta
tanto, le opposizioni erano in sintonia, pertanto grazie alla nostra continua
pressione e ad un emendamento de “la civica”, riguardante il D.U.P. (Documento
Unico di Programmazione in discussione nel Consiglio Comunale di sabato 21
dicembre 2019), si è approvato all'unanimità, maggioranza ed opposizioni, il
ripristino della raccolta domiciliare quindicinale del verde, a partire da
marzo 2020.
A inizio
anno verrà portato, in commissione affari istituzionali, il tema della
sostituzione dei sacchi in plastica (non più accettabili dal punto di vista
ecologico) con il bidone.
Abbiamo
fermamente chiesto che questo non comporti ulteriori aggravi ai cittadini.
Possiamo
essere soddisfatti per questo primo successo e continueremo questo percorso,
tenendovi informati.
Cogliamo
l’occasione per farvi i nostri migliori auguri di buone feste!
BUON NATALE e
FELICE 2020
Origgio
Democratica
lunedì 18 febbraio 2019
OSSERVAZIONI AL PIANO URBANO DEL TRAFFICO (PUT)
Il
tema della viabilità è strettamente connesso alle tematiche di tutela del
territorio, dell'ambiente e della
qualità della vita e la redazione del Piano Urbano del Traffico è una preziosa
opportunità per avviare
un percorso innovativo, di reale partecipazione, che veda attivi i diversi
livelli istituzionali e coinvolga
direttamente la popolazione nelle scelte, alla ricerca di un nuovo modello di mobilità sostenibile.
Tenendo
conto che per un Comune delle dimensioni del nostro, non esiste un obbligo di
legge che impone
la stesura di tale Piano, Origgio Democratica è favorevole all’adozione di tale
documento, ritiene
però doveroso sottolineare alcuni aspetti non condivisibili, portando il
proprio contributo costruttivo.
Come
indicato nella normativa di riferimento (Decreto Legislativo n. 285 del
30/04/1992, come modificato
dal Decreto Legislativo n. 360 del 10/09/1993), ed in particolare nell'articolo
36 del Nuovo Codice della Strada, il Piano Urbano del Traffico (PUT) consiste
in un insieme di interventi coordinati
per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nell'area
urbana, dei pedoni,
dei mezzi pubblici e dei veicoli privati, realizzabili nel breve periodo e
nell' ipotesi di dotazioni di infrastrutture invariate.
In tale ottica, il PUT è
finalizzato ad ottenere:
1.
il miglioramento delle condizioni di circolazione;
2.
il miglioramento della sicurezza stradale;
3.
la riduzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico;
4.
il contenimento dei consumi energetici;
5.
il rispetto dei valori ambientali.
Da
qui discende la necessità di vedere progressivamente ampliare i percorsi e gli
spazi pedonali, abbattere
le barriere architettoniche, completare il circuito urbano delle piste
ciclabili e creare quello extraurbano, potenziare il trasporto pubblico per la
mobilità di lavoratori e studenti, ottimizzare la distribuzione dei parcheggi
esistenti, senza rinunciare al verde urbano, ridurre il traffico veicolare nel centro
cittadino, diminuendo così l'inquinamento e garantendo la sicurezza dei
cittadini.
Partendo
da queste prime riflessioni generali e facendo seguito alle nostre osservazioni
alla VAS, constatiamo
che i tempi di discussione sono stati estremamente lunghi e si è arrivati ad
una proposta
dell’Amministrazione Comunale che prevede un numero eccessivo di interventi
sulla viabilità
che modificano completamente la circolazione stradale, non perseguendo le
finalità del PUT
riguardanti la circolazione, i consumi energetici e l'inquinamento ambientale.
Entrando nel merito siamo ad elencare di seguito le
nostre osservazioni al PUT.
INTERVENTI DI TIPO INFRASTRUTTURALE
Non
condividiamo la realizzazione di un elevato numero di rotonde e piattaforme
rialzate (il piano ne prevede 17), perché disattendono completamente
l'obiettivo del contenimento delle opere infrastrutturali
e dei costi pubblici.
·
I
rialzi altimetrici,
che hanno l’obiettivo di garantire la sicurezza riducendo la velocità in corrispondenza
delle intersezioni stradali, si possono evitare o ridurre sensibilmente introducendo
il limite massimo di velocità di 30 Km/h in tutto il centro storico e nelle
zone sensibili (scuole, chiese e oratori).
L’utilizzo
di rialzi altimetrici crea disagi per il passaggio dei mezzi di pronto
intervento, quali ambulanze
e vigili del fuoco, e di trasporto pubblico; rischiano inoltre di essere
ostacolo alla mobilità
degli utenti più deboli, quali anziani, disabili, pedoni con passeggino, etc.
Per questi motivi e per l’introduzione di sensi unici in corrispondenza degli
incroci in cui sono previsti i rialzi, non riteniamo necessaria la loro
realizzazione. Riteniamo inoltre superflua la proposta di installare i due
semafori lungo via Marconi.
·
Per
quanto riguarda invece la realizzazione di rotonde suggeriamo di
procedere per gradi, e limitarsi alle intersezioni più critiche, ovvero non
realizzare le opere senza aver prima sperimentato le variazioni alla viabilità
(utilizzando spartitraffico provvisori) e valutato la loro effettiva efficacia
sul miglioramento della circolazione.
Le
uniche su cui riteniamo sia utile spendere dei soldi pubblici sono:
ü la R05 intersezione viale Europa-via
Per Cantalupo;
ü la R06 intersezione via Per
Lainate-via Leonardo Da Vinci;
ü la R08 intersezione SP 233-via De
Gasperi.
Siamo
fermamente contrari alla realizzazione della R07 intersezione largo Croce-via Circonvallazione-via
Verdi, perché non ne vediamo la necessità in considerazione degli interventi
alla circolazione previsti dal PUT e per l’impatto urbanistico negativo su
tutta l’area;
verrebbe distrutta una piazza, posta all’ingresso del centro storico, che
potrebbe invece essere riqualificata.
LA RETE DEI MARCIAPIEDI E DELLE PISTE CICLOPEDONALI
·
Nel
PUT al capitolo 4.5.1. è prevista una sistemazione complessiva dei marciapiedi
finalizzata al miglioramento della circolazione ciclo-pedonale ma è per noi
insufficiente, visto che intere vie rimarranno sprovviste di marciapiedi idonei
ad essere percorsi dalle carrozzine
·
Condividiamo
l’ipotesi di completare il circuito urbano ed extraurbano delle piste ciclabili,
facilitando i collegamenti con i paesi limitrofi ed in particolare con
Saronno e Lainate, ma segnaliamo le seguenti osservazioni:
ü
per
garantire la sicurezza dell'utenza si raccomanda all'Amministrazione di
prestare particolare attenzione agli attraversamenti sul tratto C05 in
corrispondenza della SP 233 Varesina ad elevato transito veicolare e, sempre
sullo stesso tratto, prevedere la realizzazione di un percorso ciclopedonale
dotato di protezione verticale;
ü
per
quanto riguarda il tratto C08 su via per Lainate compreso tra via Da Vinci e
viale Lombardia, segnaliamo l’incongruenza tra le indicazioni del PUT e quanto
previsto nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche;
ü
per
quanto riguarda il tratto C09 lungo via Da Vinci, siamo favorevoli all’opzione
2, ovvero: unica carreggiata di senso unico di marcia con marciapiedi su
entrambi i lati e ciclopedonale su un lato, mantenendo il doppio filare
alberato esistente.
LA VIABILITA’ DEL CENTRO
Per quanto
riguarda la viabilità del centro storico e in particolare della via Dante, condividiamo
la necessità di introdurre il senso unico di marcia nell’arteria principale del
paese, condizione indispensabile per garantire la realizzazione del percorso
ciclo-pedonale.
Riteniamo
sia necessario, da subito, la sperimentazione completa del senso unico da nord
a sud, sino a connettersi alla via Manzoni, introducendo la possibilità di
accedere al parcheggio antistante il parco dell’infanzia attraverso un innesto
da via Lombardi; in questo modo si consentirebbe anche a chi proviene da sud di
raggiungere la Chiesa senza creare l’imbuto di via Piantanida.
Con
l’istituzione del senso unico di via Dante si va necessariamente a modificare
tutta l'impostazione della circolazione delle vie contigue, occorre evitare di
spostare il traffico veicolare dall’esterno del paese verso il centro, senza
migliorare le condizioni di circolazione e compromettendo l'obiettivo di
ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico.
LA VIABILITA’ ESTERNA
Crediamo
sia opportuno valutare come migliorare le condizioni di circolazione nella rete
stradale periferica
esistente, per porre rimedio alle situazioni critiche della viabilità interna,
create dagli eccessivi
flussi veicolari di attraversamento (in particolare quelli provenienti da
nord).
ü
In
via per Lainate: siamo completamente in disaccordo sulla proposta di senso
unico opposto e riteniamo si debba mantenere il doppio senso di marcia, per
agevolare il deflusso verso l’esterno del traffico proveniente dal centro;
ü
in
via Monfalcone viene proposto un piccolo tratto a senso unico che spezza la
fluidità della
circolazione, modificando di conseguenza la viabilità da doppio senso a senso unico
delle vie Bianchi e Papa Giovanni, complicando oltremodo la viabilità della
zona. Riteniamo debba essere mantenuta l’attuale situazione, semaforo compreso.
ü
per
quanto riguarda la via Cavour la proposta del PUT di impedire l’accesso da nord
bloccando il sottopasso per i veicoli privati, crea importanti disagi anche ai
residenti dilatando enormemente i flussi circolatori, aumentando l’inquinamento
acustico e atmosferico, contravvenendo alle finalità del PUT. Per contenere
l’afflusso da nord, concentrato in specifiche fasce orarie, proponiamo la sperimentazione
di una ZTL per residenti a Origgio e Uboldo dorante gli orari di punta.
TANGENZIALINA DI CASCINA MUSCIONA
Nel
PUT non c’è traccia dello studio di fattibilità relativo alla Tangenzialina
della Cascina Muschiona
previsto nel 2011, atto a deviare ed eliminare il transito veicolare che attualmente
percorre Via alla cascina Muschiona e Viale Umbria, diretto nella zona industriale
o verso Lainate.
TANGENZIALINA CASCINA BROGGIO
In
riferimento alla Cascina Broggio, non sono chiare le soluzioni che l’Amministrazione
propone per affrontare i problemi della viabilità della ziona. I progetti non
soddisfano il raggiungimento degli obbiettivi di riduzione dell’inquinamento
atmosferico ed acustico e di rispetto dei valori ambientali.
Origgio,
13 febbraio 2019
Gruppo Consiliare
Origgio Democratica
Gruppo Consiliare
Origgio Democratica
sabato 26 gennaio 2019
GIORNO DELLA MEMORIA - 27 gennaio 2019
“Ricordare per non
dimenticare, ricordare per non ripetere”

“Se
questo è un uomo”, Primo Levi, 1947
In
questa importante ricorrenza internazionale che commemora le vittime
dell’olocausto, Origgio Democratica coglie l’occasione per ribadire che si
oppone con grande determinazione a tutti i rigurgiti neofascisti e agli episodi
di razzismo e violenza che stanno percorrendo l’Italia e l'Europa nell’ultimo
periodo e si auspica, per le generazioni future, che la libertà di pensiero e
di parola, conquistata a caro prezzo di vite umane con la fine della guerra, ci
consenta di gridare a gran voce che dobbiamo imparare dagli errori del passato
perché gli stessi non siano mai più ripetuti!

“Odio gli indifferenti. Credo
che vivere vuol dire essere partigiani. Non possono esistere i solamente
uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino,
e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è
vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della
storia”.
“Contro gli indifferenti”, Antonio
Gramsci, 1917
Crediamo
che le parole “non ci riguardano” nascondano ben più del loro semplice
significato; occorre opporsi a certe fazioni politiche che riaccendono
vecchi ricordi sulla pelle di chi li ha vissuti e ne ha tramandato il dolore.
Smascherare il fascismo e puntare il dito su ognuna delle sue nuove forme, ogni
giorno e in tutte le occasioni, ci permette di ricordare che il fascismo in
abiti civili è ancora intorno a noi.
La
voce che sentiamo non è solo di semplici giovani esaltati ma è anche di uomini
di governo senza memoria! Le loro idee non si esprimono solo attraverso vecchi
e nuovi slogan, ma si traducono in violenza e istigazione alla violenza contro
le fasce più deboli e disagiate della popolazione. Populisti, xenofobi,
identitari ... i nuovi fascisti del terzo millennio fomentano l'odio razziale
contro chi, ai loro occhi, è colpevole per l'attuale crisi economica. Quel
mondo che per anni è stato confinato tra la cronaca nera e il folclore
politico, a metà tra le risse di strada e lugubri manifesti, sta diventando un
pericolo e va contrastato in ogni sua forma.
Ricordiamo a tal proposito alcuni recenti
episodi di cronaca: a Danzica il sindaco Pawel Adamowicz, un europeista,
democratico e umanista è stato assassinato. “Sono un europeo, fiero di Danzica,
città aperta delle mie radici, non chiuderò mai la porta a chi crea, a chi
lavora, a chi critica e a chi fugge dalle guerre”, era il suo motto.
Dopo Jo Cox, parlamentare britannica, un
altro esponente politico, impegnato per i diritti umani e civili, ha perso la
vita nell'esercizio delle proprie funzioni. Il vento gelido dell’odio spira in
Europa. Un odio seminato dalla destra razzista, antieuropea, sovranista.
A Roma, un grave atto di violenza
neofascista perpetrato contro un giornalista e un fotografo
dell'Espresso. Una violenza indegna di uno Stato democratico, che non può
accettare la presenza di gruppi politici neo - fascisti che si rifanno
sfacciatamente al Ventennio.
Condanniamo duramente l’inqualificabile aggressione
alle persone, alla libertà di stampa e di pensiero. Continueremo a denunciare
qualsiasi deriva fascista e con la stessa forza condanniamo il trattamento discriminatorio e antidemocratico che l'Italia e l'Europa
riservano ai migranti.

Noi di Origgio Democratica, riteniamo con convinzione che tutto ciò ci
riguardi profondamente.
Lo dobbiamo a chi verrà dopo di noi!
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