Abbiamo
aperto la legislatura nel 2015, scongiurando il taglio degli alberi dei filari
storici di via Da Vinci e Ottolini e in un baleno sono stati tagliati i pini
del parcheggio di piazza Borletti. Ora i cittadini si trovano a subire questa
nuova devastazione.
Basta
guardare le foto di prima del taglio e
quelle di oggi!
PRIMA
del TAGLIO
OGGI
Parliamo di scempio,
perché non ci sono altre parole per descrivere l’abbattimento di 33 alberi
sani, di media grandezza che, nel corso dei loro 25 anni di vita, sono
cresciuti in un habitat angusto, senza disturbare troppo.
Piante
abbattute unicamente per rifare i marciapiedi!
I 33
aceri ricci rossi sono stati piantati lungo i marciapiedi della via senza cura
e attenzione per la loro crescita: nessuna area intorno al tronco è stata
salvaguardata per garantire un adeguato e rigoglioso sviluppo delle piante; a
suo tempo l’asfalto del marciapiedi è stato steso fino al tronco e, da allora,
non è più stata fatta la manutenzione dei marciapiedi. Nonostante ciò queste
piante erano cresciute adeguatamente e non avevano creato gravi problemi al
sedime del marciapiedi.
Ai
marciapiedi serviva una manutenzione straordinaria per salvaguardare gli
alberi, che erano la ricchezza ambientale e paesaggistica della via.
A novembre l’amministrazione ha approvato
all’unanimità la Mozione sull’Emergenza Climatica, proposta da Origgio
Democratica, per dichiarare lo stato
di emergenza climatica e ambientale e impegnarsi a proteggere il patrimonio verde del
territorio e sviluppare un progetto di riforestazione urbana, predisponendo
degli investimenti e coinvolgendo
associazioni e cittadini, soprattutto i più giovani.
A distanza
di soli tre mesi in una volta sola la Giunta e il Sindaco tradiscono tutti gli
impegni presi!
Investono soldi dei cittadini per
tagliare 33 alberi del nostro patrimonio verde, ancora una volta di nascosto e
senza cercare il confronto con nessuno.
Dov’è la credibilità di questa
Giunta che fa le regole e non le rispetta?
Dov’è la sua capacità contabile
quando agisce senza calcolare le ricadute negative sui cittadini, sull’ambiente
e i costi indiretti subiti con la perdita di questi 33 alberi adulti?
Dov’è la sua competenza se non
riconosce il valore del nostro patrimonio verde o la differenza tra la piantumazione
di giovani ciliegi e la protezione di alberi adulti?
Dov’è la sua lungimiranza nello
snaturare due interi filari alberati sapendo che per molti anni gli abitanti di
via della Resistenza ne sentiranno gli effetti negativi dal punto di vista ambientale
e climatico: avranno dei bellissimi marciapiedi impraticabili per mancanza di
fronde ombrose.
Di seguito riportiamo i punti della
mozione, approvata all’unanimità dai rappresentanti dei cittadini, a cui noi di
Origgio Democratica ci ispiriamo e che dovrebbero guidare l’azione politica di
ogni amministrazione illuminata:
1 il Sindaco e
il Consiglio Comunale si impegnano a dichiarare lo stato di emergenza
climatica e ambientale; a predisporre entro sei mesi iniziative per la
riduzione delle emissioni e per l'introduzione di energie rinnovabili; per
incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana,
nella mobilità, nel riscaldamento e raffreddamento degli edifici, a proteggere
il patrimonio verde del territorio e sviluppare un progetto di riforestazione
urbana;
2 il sindaco,
la giunta e il Consiglio Comunale si impegnano a intensificare il
coinvolgimento attivo di cittadini e associazioni nel processo di
individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione e a farsi
parte attiva presso il governo e la Regione perché prendano provvedimenti
analoghi;
3 si impegnano a
predisporre entro 3 mesi il documento del Bilancio Annuale di
Ecosostenibilità del Comune di Origgio, dove annotare gli investimenti
previsti e quelli effettuati che vanno nella direzione indicata indicata;
4 a dare voce
ai giovani, che su tutte queste tematiche possono essere un validissimo
stimolo, istituendo il Consiglio Comunale dei ragazzi.