ORIGGIO DEMOCRATICA

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giovedì 15 ottobre 2015

Dichiarazione di voto del Gruppo Consigliare al bilancio di Previsione 2015-2017

Seduta del Consiglio Comunale del 14 ottobre 2015.
Buona sera a tutti i presenti, buona sera sig. Sindaco e consiglieri.
Diciamo da subito che sarà chiara la nostra bocciatura del bilancio proposto dalla Giunta Ceriani per non avere attivato un percorso realmente partecipativo, e non aver previsto interventi a medio e lungo termine.
Non si evince nessuna idea trascinante, nessuna idea innovativa che possa caratterizzare il futuro di questo paese... se non il minimo indispensabile per rispondere alla normativa vigente. 
La maggioranza che guida l'Amministrazione da 5 mesi ha già manifestato significative contraddizioni, ritardi e inadeguatezze rispetto al suo stesso programma elettorale, che verrà disatteso come dichiarato dallo stesso sindaco nella sua “valutazione” letta in CC in data 31-08-2015, come premessa alla Relazione Programmatica. 
Numerosi sono gli errori di valutazione e di percorso che nel tempo si sono stratificati ed hanno portato all'attuale dissesto; questo comunque non toglie responsabilità a chi ha ottenuto il maggior consenso dai cittadini Origgesi, dietro promesse chiaramente non praticabili. 
Noi dal canto nostro crediamo si debba affrontare con coraggio la sfida del cambiamento mosso da responsabilità, partecipazione e trasparenza: principi che ci hanno coerentemente ispirato anche in campagna elettorale. 
Per il bene del paese chiediamo con forza che l’amministrazione ammetta le sue contraddizioni e apra un confronto con le forze della società civile tutta (sindacati associazioni e rappresentanti di categoria e dei cittadini), al fine di individuare i bisogni reali e condividere le scelte che devono essere fatte a favore di tutta la comunità. 
Ci piacerebbe capire quali sono le necessità che questa amministrazione ha individuato, come intende affrontarle e quali priorità si è data. 
Pensiamo infatti che alla crescita della popolazione degli ultimi 20 anni non abbia fatto seguito un corretto adeguamento di strutture e servizi rispondenti alle necessità. E anche in questo prossimo triennio non si vede un'inversione di tendenza. 
Nel merito ci sentiamo di poter affermare che rispetto alle intenzioni e alle promesse elettorali le scelte fatte sono diverse. 
A titolo esemplificativo sottolineiamo che alla dichiarazione di istituire un fondo di solidarietà di 100.000 € non ha fatto seguito alcuna voce di previsione di bilancio. 
Così come non si vedono interventi specifici a tutela del lavoro ma si è vista l'intenzione di aumentare di 2 punti l'IRPEF, per rimediare al mancato sostegno dello Stato, senza prevederne una applicazione progressiva in relazione al reddito nell'ottica di una minima equità contributiva. 
Tornando alla partecipazione, tema che a noi sta particolarmente a cuore, con spirito costruttivo e propositivo, chiediamo che questa Amministrazione prenda in considerazione e sperimenti con serietà, nell'arco del prossimo triennio, il “Bilancio Partecipato”. Inserire, da subito a bilancio, una quota di base di 30.000 € da sottoporre ai cittadini, affinché possano concorrere per scegliere gli interventi che ritengono prioritari e possano così partecipare e sperimentare un reale interesse e avvicinamento alla cosa pubblica, riteniamo sia un tangibile segno di cambiamento ormai indispensabile per i nostri cittadini e irrinunciabile per noi. 
Non abbiamo alcuna nostalgia per le Giunte del passato, e riteniamo non sia affatto cambiata la pagina nella storia amministrativa di Origgio. Anzi ci sembra ancora più preoccupante che oltre alla presenza leghista, in questa giunta di centro destra, sia entrata in coalizione una componente di estrema destra, che altrimenti non sarebbe mai potuta entrare in Consiglio. 
Leggendo in modo analitico i risultati elettorali risultano evidenti i motivi ed i numeri che regolano questa coalizione. Anche le scelte di bilancio ci sembrano fortemente governate dai delicati equilibri relazionali tra le diverse componenti politiche della coalizione, piuttosto che sulle reali necessità della cittadinanza, anche e non solo in tema di sicurezza. 
Occorrono scelte diverse che rilancino il paese, scelte che non troviamo né in questo bilancio, fatto sulle macerie della precedente Amministrazione, ne in quello presentato per il prossimo triennio. 
Occorre un impegno puntuale e preciso ed una reale intenzione di conoscere i bisogni. 
Occorre elaborare e programmare interventi e servizi rispondenti alle priorità individuate. 
Occorre infine rivedere il sistema di erogazione di servizi (servizi alla persona, trasporti, scuola...) e di contribuzione alla spesa (entrate tributarie, IMU, TARI, TASI, Addizionale Comunale IRPEF...), rispondendo alla normativa nazionale attraverso l'applicazione dell'ISEE. 
Poteva essere un documento innovativo che facesse sperare, che segnasse che dopo un tempo di declino viene il punto di svolta. Così non è stato ,il documento e vuoto vecchio ,privo di innovazioni Il sistema economico va rivoluzionato e questo documento programmatico non rivoluziona nulla. 
L'Amministrazione Comunale, sin dal suo insediamento, è stata carente nell'analisi della crisi e nell'elaborare proposte per il rilancio economico, sociale e occupazionale mancando di avviare un tavolo di confronto vero. La preoccupazione aumenta tenendo in considerazione le imminenti scadenze alle porte: entro dicembre abbiamo l'obbligo del nuovo bilancio di previsione. 
E forse vedremo la vera identità dell’amministrazione Ceriani.