Seduta del Consiglio Comunale del 14 ottobre 2015.
Buona sera a tutti i presenti, buona sera
sig. Sindaco e consiglieri.
Diciamo da subito che sarà chiara la nostra
bocciatura del bilancio proposto dalla Giunta Ceriani per non avere attivato un
percorso realmente partecipativo, e non aver previsto interventi a medio e lungo
termine.
Non si evince nessuna idea trascinante, nessuna idea innovativa che
possa caratterizzare il futuro di questo paese... se non il minimo
indispensabile per rispondere alla normativa vigente.
La maggioranza che guida
l'Amministrazione da 5 mesi ha già manifestato significative contraddizioni,
ritardi e inadeguatezze rispetto al suo stesso programma elettorale, che verrà
disatteso come dichiarato dallo stesso sindaco nella sua “valutazione” letta in
CC in data 31-08-2015, come premessa alla Relazione Programmatica.
Numerosi
sono gli errori di valutazione e di percorso che nel tempo si sono stratificati
ed hanno portato all'attuale dissesto; questo comunque non toglie
responsabilità a chi ha ottenuto il maggior consenso dai cittadini Origgesi,
dietro promesse chiaramente non praticabili.
Noi dal canto nostro crediamo si
debba affrontare con coraggio la sfida del cambiamento mosso da responsabilità,
partecipazione e trasparenza: principi che ci hanno coerentemente ispirato
anche in campagna elettorale.
Per il bene del paese chiediamo con forza che
l’amministrazione ammetta le sue contraddizioni e apra un confronto con le
forze della società civile tutta (sindacati associazioni e rappresentanti di
categoria e dei cittadini), al fine di individuare i bisogni reali e
condividere le scelte che devono essere fatte a favore di tutta la comunità.
Ci
piacerebbe capire quali sono le necessità che questa amministrazione ha
individuato, come intende affrontarle e quali priorità si è data.
Pensiamo infatti
che alla crescita della popolazione degli ultimi 20 anni non abbia fatto
seguito un corretto adeguamento di strutture e servizi rispondenti alle
necessità. E anche in questo prossimo triennio non si vede un'inversione di
tendenza.
Nel merito ci sentiamo di poter affermare che rispetto alle
intenzioni e alle promesse elettorali le scelte fatte sono diverse.
A titolo
esemplificativo sottolineiamo che alla dichiarazione di istituire un fondo di
solidarietà di 100.000 € non ha fatto seguito alcuna voce di previsione di
bilancio.
Così come non si vedono interventi specifici a tutela del lavoro ma
si è vista l'intenzione di aumentare di 2 punti l'IRPEF, per rimediare al
mancato sostegno dello Stato, senza prevederne una applicazione progressiva in
relazione al reddito nell'ottica di una minima equità contributiva.
Tornando
alla partecipazione, tema che a noi sta particolarmente a cuore, con spirito
costruttivo e propositivo, chiediamo che questa Amministrazione prenda in
considerazione e sperimenti con serietà, nell'arco del prossimo triennio, il
“Bilancio Partecipato”. Inserire, da subito a bilancio, una quota di base di
30.000 € da sottoporre ai cittadini, affinché possano concorrere per scegliere
gli interventi che ritengono prioritari e possano così partecipare e
sperimentare un reale interesse e avvicinamento alla cosa pubblica, riteniamo
sia un tangibile segno di cambiamento ormai indispensabile per i nostri
cittadini e irrinunciabile per noi.
Non abbiamo alcuna nostalgia per le Giunte
del passato, e riteniamo non sia affatto cambiata la pagina nella storia
amministrativa di Origgio. Anzi ci sembra ancora più preoccupante che oltre
alla presenza leghista, in questa giunta di centro destra, sia entrata in coalizione
una componente di estrema destra, che altrimenti non sarebbe mai potuta entrare
in Consiglio.
Leggendo in modo analitico i risultati elettorali risultano
evidenti i motivi ed i numeri che regolano questa coalizione. Anche le scelte
di bilancio ci sembrano fortemente governate dai delicati equilibri relazionali
tra le diverse componenti politiche della coalizione, piuttosto che sulle reali
necessità della cittadinanza, anche e non solo in tema di sicurezza.
Occorrono
scelte diverse che rilancino il paese, scelte che non troviamo né in questo
bilancio, fatto sulle macerie della precedente Amministrazione, ne in quello
presentato per il prossimo triennio.
Occorre un impegno puntuale e preciso ed
una reale intenzione di conoscere i bisogni.
Occorre elaborare e programmare
interventi e servizi rispondenti alle priorità individuate.
Occorre infine
rivedere il sistema di erogazione di servizi (servizi alla persona, trasporti,
scuola...) e di contribuzione alla spesa (entrate tributarie, IMU, TARI, TASI,
Addizionale Comunale IRPEF...), rispondendo alla normativa nazionale attraverso
l'applicazione dell'ISEE.
Poteva essere un documento innovativo che facesse
sperare, che segnasse che dopo un tempo di declino viene il punto di svolta.
Così non è stato ,il documento e vuoto vecchio ,privo di innovazioni Il sistema
economico va rivoluzionato e questo documento programmatico non rivoluziona
nulla.
L'Amministrazione Comunale, sin dal suo insediamento, è stata carente
nell'analisi della crisi e nell'elaborare proposte per il rilancio economico,
sociale e occupazionale mancando di avviare un tavolo di confronto vero. La
preoccupazione aumenta tenendo in considerazione le imminenti scadenze alle
porte: entro dicembre abbiamo l'obbligo del nuovo bilancio di previsione.
E
forse vedremo la vera identità dell’amministrazione Ceriani.